lunedì 17 luglio 2017
lunedì 26 giugno 2017
domenica 21 maggio 2017
giovedì 4 maggio 2017
Contesto sociale e culturale
In relazione ad un approfondimento del contesto sociale e culturale, sono andata ad intervistare due ragazzi appassionati di bicicletta, e amanti della natura, Tiziano ed Andrea, giovani proprietari di Centocicli Bike shop, a via Filippo Arena 26. Lo scopo dell'intervista è raccogliere maggior informazioni possibili riguardo tutto ciò che concerne la vita del ciclista, avendo anche un punto di vista tecnico di chi vive quotidianamente le difficoltà in cui si può incorrere in una città problematica come Roma.
Andrea: Sono Andrea Marsilli riparo biciclette e faccio il ciclista, faccio riparazioni del nuovo dell'usato e assistenza. Vendiamo biciclette nuove ed usate. Faccio parte della Squadra Open Tour: 3 persone affermate nell'ambito ciclistico, che organizzano tour in giro per l'Italia
Tiziano: Sono Tiziano Menichini, il socio di Andrea
Come è avvenuta la scelta del locale?
Tiziano: Abbiamo scelto questo locale perchè era quello che aveva le dimensioni più adatte alle nostre esigenze, e la locazione più idonea in base alle nostre aspettative lavorative. La zona era prestabilita, Centocelle, in quanto zona più in espansione giovanile, e non solo, di Roma sud-est, nonchè quartiere dove ancora i prezzi sono abbastanza abbordabili, come anche San Lorenzo e Trastevere...Andrea: ...Ma qua mancava un negozio di ciclismo e la densità di popolazione è molto alta
Quali problematiche avete affrontato per l'acquisizione del locale e l'apertura al pubblico?
Tiziano: La demenza senile del socio
Andrea: Gli fischia l'orecchio all'altro socio
(risate generali)
Tiziano: Le solite problematiche burocratiche per avviare la società, le firme per la varie autorizzazioni, i requisiti del locale, e poi i vari controlli che avremmo dovuto affrontare in base alle prescrizioni. Abbiamo dovuto allestire il locale in base alle loro richieste
Avete mai collaborato con enti, associazioni per l'organizzazione di eventi
Ultima domanda ragazzi. Secondo voi perchè Roma fa tanta fatica a diventare una città a misura di ciclista?
Andrea: Mancanza di infrastrutture ciclabili
Tiziano: Di base le piste ciclabili vengono costruite perchè il Tizio che deve raccogliere permessi e autorizzazioni, la progetta nel primo posto che gli capita, è per quello che spesso si incontrano tratti a caso realizzati poi senza impegno
Andrea: Che iniziano dal punto A e finiscono al punto B e ciò non ha senso
Tiziano: Non viene valorizzato l'interesse del ciclista e vengono fatti questi tronconi di ciclabili, poi non si dica che esistono le piste ciclabili a Roma
Andrea: Con il GRAB loro non fanno altro che collegare parti di Roma, con delle piste ciclabili che al 50% già esistono, solo si deve creare una continuità, non si può uscire dal Parco dell'Appia e trovarsi il semaforo con il marciapiede davanti. Si deve garantire la continuità di cui ha bisogno il ciclista
giovedì 30 marzo 2017
Imprinting
Il mio luogo d’imprinting è quella che io chiamo la Casa delle Scale.
Principalmente sono rimasta colpita dal suo giardino. Un intreccio continuo di scalinate, con parapetto classicheggiante, dove si vede l’inizio ma non sembra mai arrivare una fine. Il giardino è appoggiato alla collina in una della insenature del lago.
La casa si trova alla fine del lungolago di Anguillara (dove ho vissuto praticamente tutta la mia vita), nascosta dietro l’ultima curva che porta alla fine della passeggiata. Capitava sovente la passeggiata di domenica, ed ogni volta speravo di arrivare dietro quella curva per poter ammirare con curiosità, ed anche un po’ paura, quelle scale che mantengono tutt’oggi l’incanto che mi aveva colpito all’epoca.
I miei occhi, e il mio cuore da bambina, le rendeva misteriose e proprietà di qualche essere stregato, o comunque spaventoso. Anche lo scenario su cui si affaccia l’abitazione, nascosta in cima alla scalinata, la presenza della principale chiesa del paese, stagliata lì in alto, l’infestante vegetazione (ancora oggi provo molta stima per il povero giardiniere; sì, ogni tanto il giardino era curato), e il fatto che non ho mai visto in tanti anni NESSUNO in quel giardino, ha sicuramente suggestionato la mia immaginazione.
Crescendo, con la maturata consapevolezza che in quella casa
abbandonata la presenza di fantasmi, streghe e quant’altro, fosse abbastanza
improbabile, ho iniziato a godere anche del lato artistico della scena che mi
si presentava. La non curanza del cortile, all’epoca circa dieci anni fa, aveva
permesso che la natura dominasse la pietra, inglobando le scalinate, e perfezionando
nel tempo questa quinta tipo rudere nel bosco, che si fonde e si confonde. C’era
un non so che di contemplativo e chimerico.
Ad osservarlo oggi con occhi più consapevoli e più
informati, perde un po’ di quella magia che l’avvolgeva. La curiosità di
entrarci (ho conosciuto i proprietari, ma ho visitato solo l‘abitazione) e la
voglia di girare quella curva sono sempre le stesse, spinte dal fascino che le
caratterizza.
Avete presente il quadro di Escher con le scale che salgono, scendono, si ribaltano e alla gente sembra non importare nulla e continua a fare quello che stava facendo? Ecco, pensando alla Casa delle Scale è inevitabile l’associazione a quest’opera, e viceversa. Verso i 13/14 anni quando ho conosciuto la litografia, è stato come scoprire di prevedere il futuro.
In realtà ho anche un secondo luogo d’impring, ed è Castel di Tora.
Luogo d’origine dei miei genitori e dei miei nonni, è un paesino, nella Valle del Turano, popolato da circa cento abitanti in inverno, e in estate affollata meta caratteristica. Un immenso panorama montuoso verde viene tagliato da una lingua verde acqua (e non azzurro), un lago artificiale, che rende unico il paesaggio. Un tripudio di colori in primavera e in estate, tra ciliegi, vigne, meli, orti, susini, rovi di more, il lago e i tramonti che imbelliscono tutta la vallata. Io lo nomino come Il Mio Posto nel Mondo, è un luogo anacronistico dove permangono le tradizioni e il rispetto della natura e l’amore per la terra sono ben instillati nelle menti di chi le vive.
Avete presente il quadro di Escher con le scale che salgono, scendono, si ribaltano e alla gente sembra non importare nulla e continua a fare quello che stava facendo? Ecco, pensando alla Casa delle Scale è inevitabile l’associazione a quest’opera, e viceversa. Verso i 13/14 anni quando ho conosciuto la litografia, è stato come scoprire di prevedere il futuro.
In realtà ho anche un secondo luogo d’impring, ed è Castel di Tora.
Luogo d’origine dei miei genitori e dei miei nonni, è un paesino, nella Valle del Turano, popolato da circa cento abitanti in inverno, e in estate affollata meta caratteristica. Un immenso panorama montuoso verde viene tagliato da una lingua verde acqua (e non azzurro), un lago artificiale, che rende unico il paesaggio. Un tripudio di colori in primavera e in estate, tra ciliegi, vigne, meli, orti, susini, rovi di more, il lago e i tramonti che imbelliscono tutta la vallata. Io lo nomino come Il Mio Posto nel Mondo, è un luogo anacronistico dove permangono le tradizioni e il rispetto della natura e l’amore per la terra sono ben instillati nelle menti di chi le vive.
Il
riutilizzo delle vecchie stalle, evolute in bellissime casette di sassi, che
creano un contesto continuo e variopinto, evita, o comunque rallenta il consumo
di suolo lasciando l’ambiente naturale protagonista incontrastato del luogo. La
natura, con la dirompenza dell’acqua, e il suo decidere sul costruito e di conseguenza su l’uomo, è chiaro quando
con l’abbassamento dell’acqua escono fuori i resti di vecchi edifici, case,
casali, ponti e mulini andando ad arricchire temporaneamente il paesaggio
bucolico.
Questi sono i miei luoghi impressionanti: impressionanti per
i ricordi a cui sono legati; impressionanti per le emozioni che mi suscitano; impressionanti
per la bellezza che li contraddistingue; impressionanti per la loro semplicità,
ma non banalità.
venerdì 24 marzo 2017
i miei compagni di viaggio
Marinilla Educational Park, Giancarlo Mazzanti
Impianto di Trattamento e Purificazione delle Acque, Steven Holl
Impianto di Trattamento e Purificazione delle Acque, Steven Holl
lunedì 13 marzo 2017
Sopralluogo 8Marzo
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